WordPress 6.9: Gutenberg diventa uno strumento sempre più completo

giovedì 18 Dicembre, 2025

WordPress continua a dominare il web, alimentando il 43,5% di tutti i siti internet e mantenendo una quota di mercato del 61,7% tra i siti con CMS conosciuto.

Ma la vera rivoluzione degli ultimi anni non riguarda tanto WordPress in sé, quanto il suo editor a blocchi: Gutenberg.

Quando Gutenberg fu lanciato nel dicembre 2018 con WordPress 5.0, la reazione della community fu contrastante. Molti utenti rimasero fedeli al Classic Editor o si affidarono a page builder esterni come Elementor, WPBakery e Divi.

Oggi il panorama sta cambiando rapidamente. I page builder di terze parti mantengono ancora una posizione dominante: Elementor da solo alimenta il 14,1% di tutti i siti WordPress e complessivamente i top page builder coprono oltre il 50% del mercato.

Tuttavia, Gutenberg sta chiudendo il gap in modo significativo. Lo share dell’editor nativo si sta allargando costantemente e, secondo le tendenze attuali, dovrebbe toccare una quota vicina al 50% nel prossimo futuro. Il Classic Editor rappresenta ormai una scelta residuale, legata principalmente a siti legacy o a esigenze di compatibilità con temi e plugin obsoleti.

Le Novità di WordPress 6.9

L’aggiornamento 6.9, rilasciato il 2 dicembre 2025, rappresenta un passo decisivo verso una maggiore autonomia di Gutenberg.

Per la prima volta, questo composer offre funzionalità che fino a ieri richiedevano necessariamente plugin di terze parti.

Consideriamo ora ogni nuova release di questo aggiornamento.

Note a livello di blocco

Ogni singolo blocco può ora contenere commenti e annotazioni visibili solo agli editor. Come in Google Docs, è possibile lasciare feedback specifici (“rivedi questo paragrafo”, “immagine da sostituire”) direttamente nel punto interessato, senza dover ricorrere a email, Slack o note sparse.

Visibilità blocchi

Funzione apparentemente semplice ma incredibilmente utile: nascondere temporaneamente blocchi specifici sul front-end o nell’editor stesso. Perfetto per lavorare su sezioni in bozza senza pubblicarle accidentalmente o per testare varianti di contenuto senza cancellare nulla.

Palette comandi globale

Accessibile ovunque nell’interfaccia, permette di eseguire azioni comuni (“Aggiungi post”, “Aggiungi media”, “Aggiungi utente”) con una shortcut, senza dover navigare menu e sottomenu. Un risparmio di tempo concreto per chi usa WordPress quotidianamente.

Blocco Accordion

Creare contenuti espandibili/comprimibili (perfetti per FAQ, sezioni “Leggi di più”, elenchi dettagliati) era possibile solo tramite plugin esterni o codice custom. Ora è nativo. Un accordion ben implementato migliora l’usabilità, riduce lo scrolling e organizza meglio l’informazione.

Blocco Time to Read

Mostra automaticamente il tempo di lettura stimato per articoli e pagine. Feature ormai standard nei blog professionali, aiuta i lettori a decidere se hanno tempo per leggere subito o salvare per dopo. Fino a ieri richiedeva plugin o snippet personalizzati.

Blocco Math

Per chi pubblica contenuti scientifici, educativi o tecnici, scrivere equazioni matematiche era un incubo. Il blocco Math supporta LaTeX e permette di inserire formule complesse direttamente nell’editor.

Blocco Query Termini

Visualizza dinamicamente categorie, tag e tassonomie custom. Utile per creare archivi avanzati, filtri di navigazione o sezioni “Esplora per argomento” senza scrivere codice.

Blocchi Comment Count e Comment Link

Nuovi strumenti per gestire la visualizzazione del conteggio commenti e dei link diretti alle discussioni, con maggiore flessibilità di posizionamento e stile.

Persistenza modelli tra temi

Prima, creare un modello personalizzato significava perderlo al cambio tema. Con 6.9, i modelli personalizzati sono persistenti e riutilizzabili indipendentemente dal tema attivo. Questo trasforma radicalmente il workflow: puoi investire tempo nella creazione di template avanzati senza temere di buttare via tutto al prossimo redesign.

Bozze per modelli

Finalmente è possibile creare bozze di modelli, testarli, attivarli/disattivarli e duplicarli senza rischiare di rompere il sito in produzione. Sembra banale, ma per chi gestisce siti aziendali dove ogni modifica va testata prima di andare live, è una svolta.

Caricamento selettivo di asset

WordPress 6.9 carica solo i file CSS e JavaScript dei blocchi effettivamente utilizzati in pagina, ignorando quelli inutilizzati. Risultato: meno codice da scaricare, siti più veloci, migliori punteggi su PageSpeed e Core Web Vitals.

Questa ottimizzazione è automatica e trasparente. Non serve configurare nulla: basta aggiornare e il sistema gestisce tutto autonomamente.

Nuova gestione e-mail

Miglioramenti significativi alla funzione wp_mail(), con supporto per immagini inline e gestione più affidabile delle email transazionali (conferme ordine, reset password, notifiche) .

Fondamenta AI: preparare il terreno

WordPress 6.9 introduce infrastrutture per integrazioni AI. La novità reale è questa: prima, se volevi far comunicare WordPress con strumenti AI come ChatGPT o Claude, dovevi installare plugin di terze parti. Ora WordPress ha integrato a livello core le fondamenta tecniche per farlo in modo standardizzato. In pratica, WordPress 6.9 ha creato un “vocabolario comune” che permette agli assistenti AI esterni di capire cosa possono fare con il CMS: pubblicare post, modificare pagine, gestire media, creare menu e così via, senza la necessità di installare plugin aggiuntivi.

Tutto questo, però, ha senso solo se il sito è costruito bene a monte. Le fondamenta AI di WordPress 6.9 non sono un giocattolo da attivare con un click, ma una possibilità concreta per chi progetta il sito in modo corretto: struttura, blocchi, performance e flussi di lavoro pensati con criterio.

Se stai valutando di realizzare o ridisegnare un sito in WordPress Helinext opera sulla piattaforma da oltre 15 anni, progettando soluzioni solide, pulite e pronte per le evoluzioni future, AI compresa.

Contattaci subito per ottenere maggiori informazioni!

Data: 18 Dicembre 2025
Categorie: Digital Marketing
Autore: Enrico Ladogana
Letture articolo: 87